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Nella foto il mazzo di fiori del Partito Comunista Italiano e sotto la corona d'alloro (si immagina del Comune) che, per un Anniversario di tale importanza, come il Centenario di Sarzana, pare poco convincente nella sua scritta improvvisata e soprattutto incompleta. Nella mancanza di un qualsiasi mittente, di un evidente celebrante. Come se il Centenario, calato nella falsa festa della città dovesse passare in secondo ordine agli sfavillanti lustrini delle piazze, alle infinite luci della Notte Bianca. Fin da bambini, nelle scuole di Viale XXI luglio ci hanno insegnato a conoscere lo stemma di Sarzana, a tenercelo caro, nella sua evidente retorica ma anche nel simbolo della comunità, dell'appartenenza. Ecco, oggi, troppo presi da altri festeggiamenti, da altre necessità tralasciamo anche il piccolo gesto di autoindulgenza verso di noi, verso la nostra storia, rendendo precario e anonimo ancora una volta questo comune festeggiamento. L'ennesimo segno dei tempi.
Ordo Populusque Lunensis e così sia.
Giorgio Giannoni