Da TELELIGURIA SUD le parole di Enrico Letta durante l'inaugurazione della nuova sede del Partito Democratico a Sarzana
di Benedetto Marchese da Città della Spezia
“Ho voluto a tutti i costi essere qui per questo anniversario perché
cento anni fa Sarzana ha dimostrato che si sarebbe potuta prendere
un'altra strada. Se tutta Italia si fosse comportata come il sindaco
Terzi, il capitano dei Carabinieri Jurgens, le istituzioni e la
popolazione, non avremmo avuto il fascismo”. Così il segretario
nazionale del Pd Enrico Letta che è arrivato in città per
l'inaugurazione della nuova sede del Pd in piazza Matteotti e ricordare i
fatti del 1921 di cui oggi ricorre l'anniversario. Davanti a
sostenitori, iscritti e amministratori che lo hanno atteso nonostante il
gran caldo, Letta ha parlato di Sarzana come di “un punto di
riferimento per la sua storia e per questa data”. “Oggi da qui – ha
aggiunto – lanciamo con forza il messaggio della storia e della verità
perché alla fine la marcia su Roma si sarebbe potuta evitare se ci
fossero state altre persone come Terzi e Jurgens. La storia è fatta di
momenti in cui si prende una strada anziché un'altra, la fanno le
persone che in un preciso momento, come avvenuto qui, antepongono alla
propria incolumità la legge e il proprio dovere. Questo è un messaggio
che vale anche per oggi, ciascuno di noi deve fare il proprio dovere di
cittadino”.
Spaziando poi su temi di stretta attualità politica
Letta ha sottolineato: “Dobbiamo continuare a vaccinarci tutti, anche i
parlamentari che parlano alla gente, dobbiamo fare in modo che i
comportamenti siano giusti e coerenti. Abbiamo invitato il Governo ad
adottare misure necessarie per salvare le persone ed evitare un'altra
ondata, rebole eque e ben applicabili. Il Paese ha bisogno di senso del
dovere”. Così invece sul tema del lavoro: “Parlo spesso con chi ha i capelli grigi
e sento sempre grande preoccupazione per figli e nipoti che non trovano
un'occupazione o che non riescono a uscire dal percorso informativo o
addirittura si trovano bloccati nel labirinto degli stage, un disastro
che abbiamo fatto visto che non rappresenta un ingresso nel mondo del
lavoro. Voglio dare appuntamento a tutti alle Agorà democratiche, il più
grande esercizio di democrazia partecipativa della storia italiana che
rafforza anche quella partecipativa. A noi – ha concluso – la democrazia
diretta o teleguidata non è mai piaciuta”.