Dal sito del Comune di Sarzana
L'onorificenza civica "XXI Luglio" per l'anno 2020 sarà consegnata ai
genitori di Giulio Regeni. Alla seconda convocazione la Commissione
dedicata - presenti il sindaco in qualità di Presidente della
Commissione Cristina Ponzanelli, i commissari delegati dal consiglio
comunale Andrea Pizzuto e Damiano Lorenzini, per l'Anpi (in
rappresentanza delle Associazioni Partigiane presenti sul territorio)
Mirca Moruzzo e per la Cgil (in rappresentanza delle organizzazioni
sindacali) Roberto Canale - ha assegnato l’onorificenza civica "XXI
luglio" ai genitori di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano
morto al Cairo quattro anni fa. La scelta è avvenuta tra tre candidati
individuati dalla stessa Commissione: i genitori di Regeni proposti
dalla Cgil, lo scrittore e giornalista sarzanese Pino Meneghini proposto
dal consigliere Andrea Pizzuto e Gherardo Colombo, ex magistrato e
giurista italiano proposto dall'Anpi.
Con la maggioranza di tre
voti (Lorenzini, Canale e Moruzzo) a due (Ponzanelli e Pizzuto, espressi
a favore della figura di Pino Meneghini) l'assegnazione
dell'onorificenza civica "XXI luglio" è, come detto, andata ai genitori
di Giulio Regeni. "L'impegno del Governo su Giulio Regeni è certamente
insufficiente. Dalla nostra Commissione XXI Luglio e da Sarzana arriva
un messaggio di sostegno ai genitori - ha detto il sindaco Cristina
Ponzanelli - che con il loro coraggio e la loro forza hanno avuto il
merito negli anni di tenere accesa la luce su un delitto che offende
l'Italia e che merita finalmente chiarezza. Scriverò personalmente al
Presidente del Consiglio Conte e al Ministro degli esteri Di Maio, il
tempo dell'attesa è finito. Che sia fatta luce lo dobbiamo alla famiglia
e all'Italia, dopo anni in cui le Istituzioni italiane si sono mostrate
troppo timide nelle sedi in cui avrebbero potuto e dovuto essere ben
più forti. Al contempo, dispiace sinceramente che per il secondo anno
consecutivo la Commissione XXI Luglio non abbia voluto omaggiare la
figura di Pino Meneghini, a cui la nostra città e tanti sarzanesi sono
indissolubilmente legati. Amatissimo dai sarzanesi e custode della
nostra storia, che ha saputo raccontare con uno stile, una visione e una
capacità d'indagine uniche, fra le sue numerose pubblicazioni Meneghini
ha scritto proprio dei fatti oggetto dell'onorificenza. Appare per
questo difficile comprendere come non si sia voluta omaggiare la sua
memoria, come se un'onorificenza sulla storia di Sarzana non potesse
riguardare Sarzana. Ringrazio anche il Comitato Unitario per la
Resistenza, che pur non potendo partecipare alla Commissione ha espresso
la volontà di poterlo fare dal 2021 e si è espressa favorevolmente alla
figura di Pino Meneghini”.