L' Anniversario del 21 luglio 2018

 

In piazza della Stazione a Sarzana

Sarzana 21 luglio 2018

Ieri mattina ha avuto luogo la commemorazione dei Fatti di Sarzana del 21 luglio 1921. Da Piazza Jurgens (stazione), luogo simbolo del respingimento ufficiale dei fascisti dalla città, alle lapidi dei primi caduti sotto la follia squadrista, fino al cimitero di Sarzana per onorare Paolo Diana, il giovane caporale della guardia regia, colpito e ucciso dai primi colpi della squadraccia nera, è stato un susseguirsi di memorie raccontate, di applausi e sventolio di bandiere.

 

La lapide di Paolo Diana nel cimitero di Sarzana
           
Ha colpito  la presenza  della nuova sindaca Ponzanelli che, dopo aver indossato la fascia tricolore, ha mostrato a tutti, con parole non di circostanza, il rispetto verso la storia di Sarzana e i suoi cittadini.
Nel pomeriggio la celebrazione è continuata in sala consigliare con  gli interventi del Prof. Lorenzo Vincenzi e del Prof. Alessandro Palumbo sul significato di questa importante ricorrenza cittadina ed è stata ricordata la figura di Arnaldo Terzi,il sindaco socialista che assieme ai cittadini ed alla forza pubblica aveva respinto l'attacco degli squadristi. 

Alessandro Palumbo e Tiziano Ferri dell'ANPI sarzanese(dietro di loro
la bandiera della Brigata Muccini)
 

Nel dibattito che è seguito agli interventi è stata fatta una domanda alla sindaca Ponzanelli su cosa pensasse dell'iniziativa di un suo collega, d'intesa con la regione Liguria e il governatore Toti, di voler celebrare a Genova  i caduti fascisti , nell'ambito di una non ben definita concordia nazionale. La risposta di Cristina Ponzanelli è riportata nel video seguente:


                        

 

Sono poi seguiti due interventi, molto commoventi, sul pellegrinaggio ai campi di sterminio tedeschi, riportati da una studentessa e dalla docente che aveva accompagnato gli studenti:

                      

                        

Crediamo dunque che la memoria della nostra storia sia importante per poter affrontare il presente in maniera libertaria e solidale. La certezza dei valori repubblicani e della Carta sono una garanzia alle derive fasciste che ancora oggi possono ripresentarsi, magari non più con fez manganello, ma sempre gravide di violenze, di prevaricazione e di beceri nazionalismi. Ricordare ciò che è avvenuto e celebrarlo assume in definitiva un significato di appartenenza ad una visione del mondo e della realtà molto più ampia ed ecumenica, capace di andare ben oltre i confini della nostra stessa città.

Giorgio Giannoni

La stele a ricordo di di Renato Spadaccini ucciso dai fascisti il 17 luglio 1921